Centro Multistakeholder per la Responsabilità Sociale delle Imprese in India
CCSR - Center for Corporate Social Responsibility

Ente finanziatore: Regione Toscana, Assessorato alla cooperazione internazionale, Assessorato alle attività economiche

DESCRIZIONE DEL PROGETTO:
L’obiettivo principale a lungo termine consiste nel promuovere la Responsabilità Sociale d’Impresa nel settore tessile e dell’abbigliamento, istituendo un meccanismo di dialogo permanente attraverso una piattaforma multistakeholder che possa condurre ad una strategia innovativa e coerente di valutazione d’impatto sui diritti umani. Questo richiede un impegno parallelo in India e in Italia attraverso Mani Tese, i partner del progetto e la Regione Toscana con un continuo scambio di esperienze, contenuti e azioni. Il progetto vuole migliorare le condizioni sociali e ambientali della comunità locale di Tirupur a partire dal rispetto dei diritti fondamentali del lavoro del settore tessile attraverso il dialogo sociale con gli imprenditori, i sindacati, le organizzazioni delle società civile e le Istituzioni. Si vuole, inoltre, assicurare il diritto all’acqua con programmi d’azione specifici.

DURATA:
36 mesi: 20 aprile 2009 - 19 aprile 2012.

PARTENERS COINVOLTI:
Valore Sociale, Mani Tese, CGIL Toscana, Water Right Foundation, Provincia di Arezzo, Regione Toscana, Centro Nord Sud, Provincia di Prato, Regione Toscana - Programma Fabrica Ethica, Social Awareness and Voluntary Education (SAVE) India.

DESTINATARI:
I beneficiari diretti del progetto sono 1.000 lavoratori che partecipano alle attività di sensibilizzazione e ai corsi di formazione, 500 membri dei sindacati locali, le autorità locali, 5000 studenti e 5000 cittadini coinvolti nelle campagne per i diritti dei lavoratori ed il diritto all’acqua, 50000 abitanti di Tiripur attori e beneficiari degli studi d’impatto sui diritti umani e 150 imprenditori del distretto. Le associazioni di imprenditori ed esportatori locali, in particolare: la TEA (Tirupur Exportes Association), la South Asian Hosiery Manufacturers Association (SIHMA) che raccoglie 1400 produttori e 600 Esportatori, l’India Knit Fair Association, gli stakeholders che partecipano alla Commissione Etica Regionale della Regione Toscana, 60 certificatori in India che partecipano ai corsi presso il Centro, gli enti certificatori in Italia, 3 tra le maggiori associazioni di contadini dei fiumi Noyal e Bhavani hanno l’opportunità di partecipare al dialogo multistakeholder promosso dal centro, 150 membri della società civile locale, a partire dalla rete di ONG che fanno capo al coordinamento di SAVE.
Beneficiari indiretti del progetto sono in generale la comunità locale del distretto di Tirupur che, grazie al coinvolgimento di tutti gli stakeholders interessati dalla filiera di produzione del tessile, può migliorare le proprie condizioni sia dal punto di vista sociale sia ambientale. Parallelamente, beneficiari indiretti del progetto sono gli stakeholders italiani coinvolti nella filiera di produzione del tessile. L’opinione pubblica in India e in Italia è destinataria dei risultati e dei documenti prodotti tramite l’azione.

OBIETTIVO GENERALE:
Promuovere la Responsabilità Sociale d’Impresa nel settore tessile e dell’abbigliamento, istituendo un meccanismo di dialogo permanente attraverso una piattaforma multistakeholder in India e in Italia, partendo dallo standard Valore Sociale.

OBIETTIVI SPECIFICI:

  1. Promuovere la cultura della RSI tramite attività di formazione gestite dagli stakeholders e coordinate dal Centro;
  2. Rafforzare i lavoratori, tramite la formazione e la sensibilizzazione, contribuendo al miglioramento sociale e ambientale delle comunità locali;
  3. Dare supporto agli imprenditori indiani per la realizzazione di pratiche di responsabilità sociale, mettendoli in rete con gli imprenditori italiani e migliorandone la capacità di contrattare le condizioni di fornitura con i committenti europei;
  4. Migliorare le competenze tecniche degli operatori economici locali;
  5. Produrre documentazione sulle tematiche riguardanti la RSI da diffondersi anche in Italia;
  6. Promuovere il diritto all’acqua come diritto fondamentale tramite il miglioramento delle condizioni ambientali locali collegate alla filiera del tessile;
  7. Accrescere l’informazione la formazione degli imprenditori italiani sulle condizioni della filiera indiana e promuovere un meccanismo di interscambio condiviso sui temi sociali e ambientali a questa relativi, nonché l’adozione di strumenti concreti sulla RSI;
  8. Promuovere processi di certificazione efficaci, migliorando il monitoraggio sulla filiera;
  9. Contribuire alla tracciabilità della filiera del tessile a Tirupur e della relativa presenza imprenditoriale italiana;
  10. Realizzare valutazioni di impatto sui diritti delle attività d’impresa a livello locale e sviluppare relativi pacchetti di rischio.


STRATEGIA D’INTERVENTO:
In considerazione dei bisogni emersi nell’analisi del contesto, la strategia d’intervento sviluppata dai proponenti si compone di due macroelementi, che riprendono le linee dell’approccio multistakeholder alle azioni di sviluppo e di promozione dei diritti umani. L’azione si compone, infatti, di due principali settori strettamente collegati tra loro e partecipati dai portatori di interesse coinvolti:
  • una componente sul campo, in India, che con la costituzione del Centro Multistakeholder sulla RSI promuove il dialogo tra gli attori coinvolti, effettuando valutazioni di impatto dell’attività delle imprese sul contesto locale e producendo documentazione al proposito. Questa prima componente mira a migliorare le condizioni sociali e ambientali della produzione del tessile nella filiera, promuovendo azioni di dialogo costruttivo tra gli stakeholders locali e permettendo, altresì, di sviluppare il dialogo tra gli attori indiani, il partenariato italiano e gli attori che i partners italiani coinvolgeranno. Ciò viene rafforzato dalla componente della valutazione d’impatto, preventiva dove possibile, sul contesto ambientale e sociale locale, mirata a coinvolgere direttamente le imprese locali e le imprese italiane collegate e a prevenire e mitigare le violazioni dei diritti umani nella filiera. Il Centro Multistakeholder realizza, altresì, attività mirate specificamente ad affrontare il problema dell’accesso alle risorse idriche locali, una delle questioni più urgenti collegate alla filiera in un’ottica di miglioramento generale delle condizioni sociali e ambientali locali.
  • una componente di sensibilizzazione, formazione e coinvolgimento in Italia. Il secondo pilastro della strategia è il collegamento tra la realtà indiana e quella italiana, in particolare a partire dal mondo dell’imprenditoria. Infatti, il raggiungimento di un più alto livello di sensibilizzazione dell’imprenditoria indiana da perseguire tramite le attività del Centro, va di pari passo con le attività di formazione e sensibilizzazione che i partner italiani del progetto conducono sul territorio toscano, a partire dall’area di Firenze, Prato e Arezzo sulle condizioni in cui avviene la produzione in India, identificando obbiettivi comuni con la parte indiana rispetto al miglioramento delle condizioni di lavoro nella filiera e alla prevenzione del danno sociale e ambientale.
    La partecipazione al progetto di attori istituzionali quali la Regione Toscana, la Provincia di Prato e la Provincia di Arezzo ne riconosce il ruolo cruciale di soggetti che, all’interno delle strategie multistakeholder sulla RSI, fungono da elemento facilitatore nelle relazioni con il contesto istituzionale indiano, oltre che da elemento che unifica il lavoro dei vari soggetti attivi su queste tematiche.

Social Awareness and Voluntary Education (SAVE)

SAVE è un’organizzazione no profit, non governativa e appartenente alla società civile la cui mission è il raggiungimento di una società che non impieghi il lavoro minorile. Fin dalla sua nascita l'organizzazione ha cercato di raggiungere questo obiettivo e ogni iniziativa di SAVE è orientata in questa direzione. L'organizzazione lavora per promuovere i diritti dei minori, degli operai, delle donne e delle comunità più vulnerabili.
Questo obiettivo viene perseguito attraverso diverse strategie come la costruzione di strutture comunitarie, la sensibilizzazione, il potenziamento delle capacità, il miglioramento della condizioni di vita dei soggetti vulnerabili nelle comunità, lo sviluppo di reti, di campagne e tramite azioni di advocacy e lobbying.


Tirupur Update

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